Parole sante!

Ieri sera, chiacchierando in chat con un futuro proprietario di uno zahir, mi è stato chiesto se avessi già scelto, in cuccioli di due settimane, i piccoli più promettenti. La mia risposta è stata che questa cosa non è possibile perchè non conosco ancora l'indole e il temperamento dei miei cuccioli e che quindi devo aspettare che siano grandi abbastanza per "conoscerli un pò". Il mio interlocutore è rimasto un pò sorpreso, perchè pensava che i cuccioli promettenti venissero scelti solo in base alla morfologia. Per promettenti ovviamente intendiamo cuccioli che già da piccoli possiedono caratteristiche fisiche di aderenza allo standard e ne fanno un soggetto competitivo nelle esposizioni e utile in allevamento. Se non approfondissimo l'argomento, potremmo dire che non ha tutti i torti. Devo andare in gara? Voglio un cane bello.

 

Ma la questione non è così facile...

... visto che a dispetto di quanto si dice e si professa a gran voce, il cocker non è solo bello e allegro. Il cocker ha una varietà di sfumature caratteriali che fa invidia al genere umano. Il giusto temperamento  nel cocker è quello di un cane da utilità, un compagno equilibrato, vigile ma non aggressivo, brioso ma non esagitato, tranquillo ma non timido o pauroso. Soprattutto non viene mai detto che il cocker ha bisogno di un padrone assertivo. 

 

Io personalmente allevo ricercando il buon carattere prima di ogni altra cosa (salute esclusa, ovvio, quella è la base) e a parità di caratteristiche, cerco un cucciolo con la "scintilla". Il cucciolo particolare, che qualche volta può essere quello che cerca per primo il contatto visivo o quello che si siede per primo al momento di poggiare la ciotola per terra senza che nessuno glielo abbia insegnato. Quello che impara il suo nome a 3 settimane e quello che prende le pasticchine in assoluta fiducia di quello che gli stai facendo. Quello che non si offende se gli dici di star giù e che al richiamo torna tutto allegro.

 

Se i cuccioli non mi convincono a livello caratteriale, con eccessiva timidezza e/o dominanza e/o nevrilità, non saranno MAI le mie prime scelte nella cucciolata, non importa quanto possano essere belli. Un cocker senza il suo carattere tipico, non è un vero cocker. Non è utile in allevamento perchè non porta con sé nessuna caratteristica positiva.

 

Il cocker non è il suo ASPETTO. 

 

Mentre chiudevo la conversazione online, ho ripensato mille volte a questo mio "credo" e stamattina mi è capitato tra le mani uno scritto di Pietro Paolo Condò, famoso allevatore e pioniere nell'allevamento della razza del Cavalier King Charles Spaniel. Sono rimasta piacevolmente colpita dalle sue parole perchè finalmente un allevatore non "vende" la sua razza, ma la interpreta, partendo proprio dal temperamento.

 

"Gli errori più gravi sono imputabili a chi non cura gli aspetti caratteriali nella fase che va dai due ai tre mesi di vita. Il bello del Cavalier KCS non è tanto l'aspetto ma il carattere mansueto e frizzante, la possibilità di godere della sua presenza quando si può e di saperlo calmo e tranquillo vicino a noi o in altro ambiente quando invece non si può averlo accanto."

 

Io penso che le sue parole possano essere decisamente mutuate per il Cocker Spaniel Inglese, da amatori e da allevatori, non si può prescidendere dal carattere.

 

Ovviamente, tutto il 'lavoro' del mondo in termini di socializzazione, imprinting, scelta caratteriale precisa non può sopperire alla carenza di educazione. Un cucciolo non è un prodotto finito e va lavorato, educato, motivato, corretto, inquadrato socialmente per tutta la vita.